Il progetto

Published on Aprile 10, 2013 by admin

Last modified Aprile 24, 2013

Print this page

rate 1 star rate 2 star rate 3 star rate 4 star rate 5 star
Your rating: none, Average: 5 (2 votes)

This article have been viewed 37477 times

Ah lo champagne !!

Questo splendido frutto della terra e del genio umano accompagna la mia vita ormai da molti anni… direi, da sempre.

Ho nella mente ancora le prime bottiglie che ho visto da bambino, erano di mio padre,  posizionate in bella mostra nello spazio principale del suo locale di Milano.

Queste, a differenza di tutte le numerose bottiglie presenti in negozio, e credetemi, erano tante, apparivano racchiuse in candida velina o in carta patinata giallo scura e sistemate orizzontali,  in singolari cassette serigrafate di legno o in pregevoli astucci di cartone con appiccato all’esterno, una serie di piccoli e grandi etichette soprascritte.

Tutto ciò, suscitava in me una certa curiosità. Da lì, le varie domande al genitore.

Papà, perché sono incartate ad una ad una ?

Per la luce Ezio: questo prezioso vino soffre il calore, i raggi del sole e la luce al neon… meglio l’oscurità o la penombra, ecco perché non li espongo in vetrina e le cassette sono posizionate là nell’angolo.

E come mai sono contenute sdraiate in queste casse con tutte quelle etichette?

Sono contenute sdraiate perché il vino deve essere sempre a contatto con il tappo. Vedi, questo vino, a differenza di tanti altri vini che abbiamo qui, ha delle bollicine al suo interno e, se il tappo dovesse asciugarsi, si stringerebbe e quelle bollicine potrebbero uscire dalla bottiglia. Il prossimo Natale, anche se costa tanto, ti prometto, ne apriremo una con il Panettone, e ti farò provare questo vino che frizza. Poi, per la delicatezza del vetro e, soprattutto, per non alterare il loro contenuto, le bottiglie vengono inserite in queste apposite casse di legno, casse che arrivano, trasportate via nave dalla Francia: un Paese molto lontano da qui dove, dall’uva coltivata, nasce questo vino. Sulle etichette si trova compilato chi lo compra per primo, di solito di Genova, dove c’è il mare, e poi lo distribuirà a noi, infine da dove proviene e a chi è destinato.

Beh, ridendo e scherzando, tra una degustazione e l’altra, sono passati ormai quasi cinquant’anni da quel famoso Natale !!

Ora, grazie al Cielo e non solo, lo Champagne non si beve più solo durante le festività, non è più un prodotto elitario, e naturalmente non si accompagna più al Panettone !

Le bottiglie non sono più invelinate, le pesanti casse di legno sono state sostituite da leggeri contenitori in cartone e, prima di ogni altra cosa, dall’ordine di acquisto, le bottiglie giungono a destinazione in un paio di giorni via strada.

Dalla decina di importatori di Champagne delle grandi Maison presenti sul mercato italiano negli anni ’60 si è passati  a centinaia di commercianti che distribuiscono migliaia di marche delle grandi Maison, delle Cooperative e, sopratutto, dei moltissimI Récoltant-Manipulant e Récoltant-Cooperateur che hanno conquistato l’intero territorio nazionale.

Senza raccontare poi tutta la mia vita, ho proseguito nell’attività dei miei genitori, girovagando in molti locali, avendo sempre questo ineguagliabile vino tra i miei prodotti principali. Alla metà degli anni ’80 l’apertura della prima “Champagneria” d’Italia (scusate l’ingrato termine), in quel della mia città e, dopo altre aperture, nel 2005, il mio attuale locale: l’Arimo American Champagne Bar dove, con una specificità più attuale, è ancora lo Champagne a farla da padrone.

Ed è qui con le proposte d’acquisto dei tanti importatori e di vendita al nostro pubblico dei molti esercenti degli ultimi anni, caratterizzati, come sopraccitato, dall’arrivo di vini prodotti da piccoli produttori  che, per passione, per desiderio di conoscere e per ragguaglio commerciale, è nata in me la voglia di offrirmi, e offrire poi, una interessante esposizione dell’argomento Champagne: è nato così wikichampagne.com.

Qui, oltre a trovare una succinta ma piacevole introduzione al soggetto, troviamo un approfondito elenco dei tanti marchi e delle molteplici Cuvée prodotte e commercializzate nel mondo. Tale esposizione avrà la possibilità, da parte della produzione, di attuare possibili modifiche e apportare  ritocchi o eventuali correzioni.

Buona informazione…

Ezio Falconi

2 Commenti

  1. Alberto Calò

    Grazie per tutto quello che ha fatto e continua a fare tenedo aggiornato questo sito.

    Novembre 19, 2021 - 3:13 pm – Reply

    • admin

      Grazie Alberto, un abbraccio e cin-cin a noi
      Ezio Falconi

      Novembre 21, 2021 - 10:42 am – Reply

Rispondi a Alberto Calò Annulla risposta