Champagne Dom Perignon Rosé David Lynch Vintage 2000

Published on Settembre 11, 2020 by admin

Filed under News

Last modified Settembre 11, 2020

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Un legame tra due icone, ognuna nel suo settore, per un prodotto di nicchia che supera l’immaginazione e parla direttamente al mistero e al suo fascino. La collaborazione tra David Lynch, regista e artista visionario, con Dom Pérignon allarga il suo raggio d’azione. Non solo campagne fotografiche per raccontare le emozioni delle annate, ma anche bottiglie in limited edition create dall’artista per la maison. Svelata nel corso di un evento esclusivo a Los Angeles, con dress code rigorosamente “dark”, le bottiglie sono un vero omaggio al fascino senza tempo di Dom Pérignon e allo stesso tempo un’opera che racchiude il mondo magico di Lynch. Il regista aveva già firmato la campagna “The Power of Creation”: dopo aver fotografato la campagna pubblicitaria del 2011 con gli scatti del Dom Pérignon 2003 e del Rosé 2000, ha ricreato il paesaggio fantastico ispirandosi al nero delle bottiglie. Il suo è un racconto di un viaggio iniziato nel Seicento nell’abbazia di Hautvillers con il solo scopo di essere il miglior champagne al mondo.
Immagini rievocative del fascino e del mistero, due temi che uniscono la champagne all’universo iconico di Lynch, in grado di declinarsi anche al di là del cinema con progetti arditi anche nel campo dell’architettura e dell’interior design.
Per questo l’artista ha voluto andare oltre e ha firmato due confezioni speciali, per Dom Pérignon Vintage 2003 e per Dom Pérignon Rosé Vintage 2000 che concretizzassero le sue idee e immagini.
La creatività deve esprimere la natura profonda di una cosa“, ha spiegato Lynch. Così le confezioni sono immerse in un ambiente notturno con riflessi cangianti di luce e bagliori blu, mentre al centro campeggia la firma, in argento dell’artista.
Su ogni estremità sono legati dei nastri di seta che permettono di sollevare la confezione e arrivare alla vera protagonista, la bottiglia.
Gli scudi sono stati ridisegnato come ricoperti da una patina, bronzea per il Dom Pérignon e quasi violaceo per il Dom Pérignon Rosé: un aspetto quasi marmoreo che richiama i riflessi del granito e venature che impreziosiscono la bottiglia, così come la firma di Lynch.
Le bottiglie sono state svelate nel corso dell’evento da Richard Geoffroy, mitico chef de cave di Dom Pérignon.

Parker: 96/100
Wine Advocate-Parker:
Il 2000 Dom Perignon Rose è uno Champagne appariscente e maturo che urla Pinot a un livello che non ho mai incontrato in un’altra annata di questo vino. Un colore scuro e intenso porta ad un naso simile a Chambolle seguito da infinite bacche rosse, fiori e spezie, il tutto supportato da un sacco di muscoli, ricchezza e densità. Il vino continua a sbocciare al palato, con dettagli assolutamente accattivanti, chiarezza e lucentezza, tutte qualità che risuonano nel finale ricco ed espansivo. Il Dom Perignon Rose 2000 è composto per il 45% da Chardonnay e per il 55% da Pinot Nero, di cui il 25% è ancora Pinot. Geoffroy dice che il suo obiettivo era quello di fare una dichiarazione con il 2000 Dom Perignon Rose; ha fatto quello? e molto altro ancora. In effetti, il 2000 sembra segnalare un cambiamento stilistico verso uno stile di rosa più importante e serio. Questo vino superbo è da non perdere, ma i lettori dovrebbero notare che non è una rosa accomodante, piuttosto è uno Champagne che richiede una seria attenzione. Il 2000 metterà alla prova i limiti di ciò che i lettori si aspettano da un Dom Perignon Rose, ma il vino è semplicemente meraviglioso. Lo amavo. Questa bottiglia è stata sboccata nel 2008. Maturità prevista: 2010-2025.

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