La Maison Billecart-Salmon

Published on Agosto 31, 2023 by admin

Filed under News

Last modified Agosto 31, 2023

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Nicolas François Billecart sposa Elisabeth Salmon. I coniugi fondano la Maison Billecart-Salmon a Mareuil-sur-Aÿ, il loro paese di nascita. In seguito Nicolas François diventa socio di Louis Salmon, fratello della moglie. Nicolas si occupa dell’attività commerciale, mentre il cognato, appassionato di enologia, si dedica alla produzione del vino.

La Maison partecipa all’Esposizione universale di Parigi. È tra i finanziatori del celebre Palais du Champagne, costruito dal Sindacato del commercio dei vini della Champagne. Nell’edificio, accanto ad altri grandi marchi, vengono servite le coppe dello champagne Billecart-Salmon.

Charles Roland-Billecart torna dalla guerra e trova una casa vuota, con una scorta di appena 75.000 bottiglie in cantina. Dopo diversi anni riesce a rimettere in sesto la casa vinicola, che nel 1936 vende più di 217.000 bottiglie.

Jean, figlio maggiore di Charles Roland-Billecart, dà inizio a una rivoluzione qualitativa dello champagne. Ispirandosi alle tecniche tradizionali di produzione della birra, introduce una fermentazione più lunga a bassa temperatura e la sfecciatura a freddo nel processo di vinificazione nei tini. Con questo metodo ottiene la freschezza e la finezza che caratterizzano i vini Billecart-Salmon.

In onore del fondatore della Maison, nasce il primo millesimato della cuvée Nicolas François.

Negli anni ’70 Jean Roland-Billecart decide di lavorare da zero sullo champagne rosé, a lungo considerato un vino di seconda scelta. Vuole ottenere uno champagne dal colore molto pallido, con un gusto peculiare fresco e qualche nota sottile di frutti rossi. L’obiettivo è stato raggiunto: oggi il Brut Rosé è la cuvée simbolo della Maison.

François Roland-Billecart prende le redini della Maison. Il figlio maggiore di Jean è un appassionato di scacchi e abile stratega. Avvia una trasformazione radicale dell’azienda, riacquistando tutte le bottiglie di champagne Billecart-Salmon rivendute dalla grande distribuzione. Una decisione fondamentale per riposizionare il marchio e orientare la distribuzione unicamente verso le cantine indipendenti e l’alta ristorazione.

Nasce la cuvée Clos Saint-Hilaire.
Dopo diversi anni di cura meticolosa delle viti, il raccolto del 1995 è memorabile. La Maison produce il primo millesimato di questa cuvée unica nel suo genere. In onore del santo patrono della chiesa di Mareuil-sur-Aÿ, viene chiamato Clos Saint-Hilaire. Ormai ogni bottiglia è numerata e ogni millesimato viene prodotto in quantità limitata, tra le 3500 e le 7500 bottiglie.

Una giuria di esperti nomina la cuvée Brut 1959 “Champagne del millennio” durante una degustazione alla cieca di 150 millesimati dei più grandi produttori di champagne. L’evento è organizzato a Stoccolma da Richard Juhlin. Il millesimato 1961 arriva, invece, secondo.

Creazione di una nuova tinaia.
L’azienda prende la decisione importante di utilizzare tini termoregolati di piccole dimensioni, che facilitano la tracciabilità dei vitigni e delle parcelle.

La Maison ripristina le tecniche di vinificazione tradizionali allestendo un maestoso chais con oltre 400 botti e due foudre. La ricchezza e la complessità aromatica si uniscono per sublimare con abilità i vini millesimati o la cuvée Brut Sous Bois.

Inaugurazione del nuovo chais con botti foudre. In una continua ricerca dell’eccellenza, la Maison seleziona con cura 24 foudre da 80 ettolitri realizzate dai migliori bottai.

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