Moët & Chandon

Published on Luglio 25, 2013 by admin

Filed under Produttori e marchi

Last modified Dicembre 9, 2020

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Champagne_Moet-Chandon-Imperial_Ezio_Falconi_wikichampagne.com

N. M.

Champagne Moët & Chandon

CS Moët Chandon – Groupe LVMH
Frederic Cumenal
Avenue de Champagne 20

BP 140
TÉL : 03.26.51.20.20 – FAX : 03.26.51.20.09

51133 Epernay

Ettari vitati coltivati totali di proprietà: 830,00, posizionati in 13 dei 17 villaggi classificati Grands Crus. Età media dei vitigni 15 anni.

Vitigni 34% Chardonnay, 37% Pinot Noir e 29% Pinot Meunier.

Approvvigionamento: 28% da vigneti di proprietà e 72% da récoltants e cooperative.

Numero medio di bottiglie commercializzate in un anno: oltre 32 milioni.

LA GAMMA DEI VINI
Champagne Moët & Chandon

Champagne Moët & Chandon Brut Impérial
Assemblaggio: 30% Chardonnay, 40% Pinot Noir e 30% Pinot Meunier, tutti raccolti in circa 200 diversi villaggi champenois della vendemmia 2016 uniti ad una percentuale del 20-30% di vini di riserva di vendemmie precedenti. La fermentazione alcolica viene svolta in acciaio. La vinificazione viene effettuata utilizzando la fermentazione malolattica. Minimo 36 mesi di soggiorno sui lieviti e almeno 3-6 mesi di riposo dopo il dégorgement. Cuvée creata per la prima volta nel 1869.
Champagne Moët & Chandon Nectar Impérial
Assemblaggio: 34% Chardonnay, 33% Pinot Noir e 33% Pinot Meunier, tutti raccolti in circa 200 diversi villaggi champenois della vendemmia 2016 uniti ad una percentuale del 20-30% di vini di riserva di vendemmie precedenti. La fermentazione alcolica viene svolta in acciaio. La vinificazione viene effettuata utilizzando la fermentazione malolattica. Minimo 36 mesi di soggiorno sui lieviti e almeno 3-6 mesi di riposo dopo il dégorgement.
Champagne Moët & Chandon Brut Rosé Impérial
Assemblaggio: 26% Chardonnay, 48% Pinot Noir e 26% Pinot Meunier tutti della vendemmia 2016 uniti ad una percentuale del 25% di vini di riserva di vendemmie precedenti. La fermentazione alcolica viene svolta in acciaio.  La vinificazione viene effettuata utilizzando la fermentazione malolattica. Rosé ottenuto aggiungendo alla Cuvée bianca una percentuale del 20% di Côteaux rouge champenois. Minimo 36 mesi di soggiorno sui lieviti e almeno 3-6 mesi di riposo dopo il dégorgement.
Champagne Moët & Chandon ICE Impérial
Assemblaggio: 10% Chardonnay, 50% Pinot Noir e 40% Pinot Meunier, tutti raccolti in circa 200 diversi villaggi champenois della vendemmia 2016 uniti ad una percentuale del 20-30% di vini di riserva di vendemmie precedenti. La fermentazione alcolica viene svolta in acciaio. La vinificazione viene effettuata utilizzando la fermentazione malolattica. Minimo 36 mesi di soggiorno sui lieviti e almeno 3-6 mesi di riposo dopo il dégorgement.
Champagne Moët & Chandon ICE Rosé Impérial
Assemblaggio: 10% Chardonnay, 55% Pinot Noir e 35% Pinot Meunier tutti della vendemmia 2016 uniti ad una percentuale del 25% di vini di riserva di vendemmie precedenti. La fermentazione alcolica viene svolta in acciaio.  La vinificazione viene effettuata utilizzando la fermentazione malolattica. Rosé ottenuto aggiungendo alla Cuvée bianca una percentuale del 20% di Côteaux rouge champenois. Minimo 36 mesi di soggiorno sui lieviti e almeno 3-6 mesi di riposo dopo il dégorgement.
Champagne Moët & Chandon Brut Grand Vintage 2009
Assemblaggio: 50% Chardonnay, proveniente dal vigneto “Les Vignes de Saran” situato nel cuore della Côte des Blancs. Il vigneto fu acquistato da Jean-Rémy Moët nel 1801. 34% Pinot Noir, proveniente dal vigneto “Les Sarments d’Ay”, villaggio Grand Cru della Montagne de Reims. Il vigneto appartiene alla Maison dal 1798. 16% Pinot Meunier, proveniente dal vigneto “Les Champs de Romont” situato ai piedi della Montagne de Reims. Il vigneto fu acquistato da Jean-Rémy Moët nel 1807. La fermentazione alcolica viene svolta in acciaio.  La vinificazione viene effettuata utilizzando la fermentazione malolattica. Minimo 72 mesi di soggiorno sui lieviti e almeno 6 mesi di riposo dopo il dégorgement. Questo Champagne rappresenta il primo millesimo della serie Grand Vintage e il sessantasettesimo nella storia della Maison di Epernay, avendo avuto la luce la prima volta nel 1842.
Champagne Moët & Chandon Brut Grand Vintage 2012
Assemblaggio: 31% Chardonnay, 38% Pinot Noir e 31% Pinot Meunier, tutti della vendemmia succitata. La fermentazione alcolica viene svolta in acciaio. La vinificazione viene effettuata utilizzando la fermentazione malolattica. 72 mesi di soggiorno sui lieviti e almeno 6 mesi di riposo dopo il dégorgement. Questo Champagne rappresenta il terzo millesimo della serie Grand Vintage e il sessantottesimo nella storia della Maison di Epernay, avendo avuto la luce la prima volta nel 1842.
Champagne Moët & Chandon Rosé Grand Vintage 2012
Assemblaggio: 22% Chardonnay, 48% Pinot Noir e 30% Pinot Meunier, tutti della vendemmia succitata. La fermentazione alcolica viene svolta in acciaio. La vinificazione viene effettuata utilizzando la fermentazione malolattica. Il 12% del Pinot Noir utilizzato viene vinificato in rosso ed aggiunto successivamente alla Cuvée dei vini bianchi. Minimo 72 mesi di soggiorno sui lieviti e almeno 6 mesi di riposo dopo il dégorgement. Questo Champagne rappresenta il terzo millesimo della serie Grand Vintage e il trentottesimo nella storia della Maison di Epernay, avendo avuto la luce la prima volta nel 1920.

Claude Moët (1683-1760), mediatore e vignaiolo della Grande Vallée del­la Marna, fondò la sua casa nel 1743. Ma fu il nipote, Jean­ Rémy Moët (1758-1841), che la rese famosa grazie alla sua amicizia con Napoleone. Tra i1 1805 e la sua morte nel 1841, fu i1 più celebrato produttore d’Europa. Nel 1791 si sposa con Marie Emilie Rossignon, dalla loro unione nasceranno tre figli, due dei quali entreranno nell’attività aziendale, uno è Victor (1797-1881) e l’altra è Adelaide (1795-1864). Quest’ultima si sposerà nel 1816 con il conte Pierre Gabriel Chandon de Briailles. Dal 1832 l’azienda divenne nota come Moët & Chandon, aggiungendo il nome del genero di Jean-Rémy che in quell’anno si ritirò. Succedettero alla conduzione i figli del conte: Raoul Chandon de Briailles (1850-1908) e Paul Chandon de Briailles (1821-1895) e, successivamente il figlio di quest’ultimo: Jean Rémy (1869-1930). Negli ultimi anni del secolo scorso, la Moët & Chandon controllava il 16 per cento del crescente mercato delle esporta­zioni. L’azienda andò poi in declino a causa del Proibizionismo americano fino a quando fu salvata dai suoi amministratori: il conte Robert Jean de Voguë (1896-1976) e il conte Ghislain de Maigret (1882-1971) coadiuvati da uno della famiglia: il conte Paul Chandon Moët (1902-1967) agli inizi degli anni ’30. Impassibili di fronte agli effetti della gran­de depressione, de Vogué persuase i suoi direttori a rilanciare il marchio Dom Péri­gnon, acquistato dalla Mercier nel 1930. Poiché da tempo la Moët & Chandon pos­sedeva l’abbazia e vigneti di Hautvillers, fu una brillante operazione dì marketing associare il nome dell’azienda al famo­so monaco e produttore di champa­gne. La prima spedizione giunse a Londra nel 1935 e a New York l’an­no dopo, diventando da allora il più famoso champagne d’America. So­pravvissuto alla deportazione in Germania, de Vogué, dopo la Se­conda Guerra Mondiale, espanse presto le vendite. Nel 1962, quando la Moët & Chandon fu la prima casa di champagne ad es­sere quotata alla Borsa di Parigi, le vendite erano salite a 10 milioni di bottiglie l’anno. Seguì un periodo di gigantesca crescita, con l’acquisto della Ruinart (1963), della casa di profumi Christian Dior (1968), della Mercier (1970) e della Maison di Cognac Hennessy (1971). Con questa acquisizione venne costituita la holding Moët – Hennessy.   Nel 1973, la società avviò la sua prima iniziativa per la produ­zione di vino spumante nel Nuovo Mondo con l’acquisto del Domaine Chandon in Ca­lifornia, nella Napa Valley, presto seguita da una seconda in Brasile, nel 1974. Dopo di al­lora, ha avviato la più rilevante operazione ad oggi in materia di vino spumante al Domaine Chandon nella Yarra Valley, in Australia. L’azien­da produce inoltre del Cava nei vigneti Chandon nel Penedés, in Spagna.  Nel 1987 la holding entra nel gruppo Louis Vuitton e viene fondato uno dei gruppi industriali più importanti del mondo: la LVMH, presieduto da Bernard Arnault.

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